Il Museo Andy Warhol di Medzilaborce festeggia i 25 anni con una mostra speciale

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Il Museo Andy Warhol di Arte Moderna in Medzilaborce, nella Slovacchia orientale, ha accolto un nipote del famoso artista, Donald Warhol, che giovedì scorso ha partecipato alla celebrazione del 25° anniversario di apertura del museo. La struttura, che l’anno scorso ha accolto 15.000 visitatori, ha aperto la mostra “Pop-Art vs Street-Art”, una raccolta di lavori di diversi artisti, anche importanti, che hanno conosciuto personalmente Andy Warhol o che ne hanno tratto ispirazione per continuare a trasmettere il suo messaggio artistico. Saranno in mostra ad esempio tre serie di opere dal titolo Icons di Keith Haring (1958-1990), un autore mai esposto finora in Slovacchia che fu amico personale di Warhol e i cui graffiti furono tra i primi ad apparire nella metropolitana di New York. Ci saranno poi lavori dell’artista pop Robert Indiana, amico di Warhol oggi 87enne, con il suo Love de Luxe portfolio, di Roy Lichtenstein (1923-1997) e di Jean-Michel Basquiat (1960–1988), uno degli ultimi collaboratori di Warhol alla sua Factory.

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La mostra diventerà parte della collezione permanente del museo di Medzilaborce, che, va ricordato, è l’unico al di fuori degli Stati Uniti a potersi fregiare del titolo di Museo Andy Warhol.

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Creato nel 1991 grazie al lavoro di diverse istituzioni, a partire dalla Andy Warhol Foundation for the Visual Arts di Pittsburgh, che gestisce il museo nella città natale di Warhol e ne detiene di diritti artistici, il ministero della Cultura slovacco, il fratello maggiore dell’artista John Warhol, che contribuì a creare il mito della pop-art, Michal Bycko, il curatore principale a Medzilaborce, il museo è un omaggio alla famiglia Warhol, o meglio Varchola, originaria di un piccolo villaggio ruteno dei dintorni. Fu da qui che Andrej )o Andrji) e Julia Varchola emigrarono negli Stati Uniti, dove Andy nacque nel 1928 a Pittsburgh, città industriale della Pennsylvania che già dal secolo precedente era un forte centro di immigrazione dai territori cechi e slovacchi.

Andy Warhol (1928-1987) frequentò la Scuola di Belle Arti prima di divenire critico e artista di grande successo commerciale, conosciuto per il suo stile pop e per le icone di celebrità come Marilyn Monroe, oltre che per l’utilizzo ossessivo nelle sue opere di prodotti di massa del consumismo dell’era moderna americana, come i barattoli di zuppa Campbell’s o la Coca Cola, che Warhol considerava simboli di democrazia sociale; chiunque, anche il più povero, ha la possibilità di bere la stessa bibita che bevono il Presidente degli Stati Uniti o Liz Taylor, diceva.

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Alla morte del padre, nel 1942, il fratello maggiore John prese Andy sotto la sua protezione e gli fece frequentare il college, mantenendo la promessa fatta al padre morente. Trasferitosi nel 1949 a New York, Warhol divenne grafico pubblicitario, e una decina di anni più tardi iniziò a sperimentare nuove techinche artistiche che lo renderanno in seguito famoso come un genio innovatore dell’arte pop in auge in quegli anni. Pittore, scultore, fotografo, regista e produttore cinematografico, egli divenne una figura predominante del movimento americano della pop art. Morì a New York 58enne nel 1987, a seguito delle complicanze di un intervento chirurgico alla cistifellea. Dal suo lascito testamentario è nata la Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, della quale il fratello John divenne presidente per i successivi venti anni. La fondazione creò il Museo Andy Warhol di Pittsburgh, e in seguito, nel 1991, anche quello slovacco di Medzilaborce, che contiene la seconda maggiore collezione di opere dell’artista (anche se pochi sono i dipinti e molte di più le stampe seriali).

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Nel giugno 1968 una femminista radicale (nonché frequentatrice della ‘The Factory’, l’incubatore di artisti di Warhol), gli sparò, colpendo anche il suo compagno Mario Amaya. I due sopravvissero, ma Warhol riportò ferite gravi e problemi di salute cronici che si trascinò per il resto dei suoi anni e gli fece ridurre drasticamente le apparizioni pubbliche.

Pur diventato un’icona dell’arte pop tipicamente americana, Warhol ha sempre riconosciuto la sua provenienza slovacca.

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