Tradizioni e leggende della Settimana Santa in Slovacchia

Le tradizioni religiose slovacche legate alla Pasqua, che naturalmente si collegano ai riti pagani della rinascita primaverile, sono piuttosto complesse e sicuramente interessanti per chi di questo Paese vuole conoscere di più. Qui di seguito una “guida alla Settimana Santa”, con diversi usi e tradizioni, ma anche leggende e miti, che erano abituali nella società rurale slovacca nel periodo conclusivo della Quaresima, tra la Domenica delle Palme e il Lunedì dell’Angelo.


Kvetná Nedela – Domenica Fiorita (Domenica delle Palme)

La Domenica Fiorita si usava portare ramoscelli verdi e rami chiamati “bahniatka” alla chiesa (rametti di salice, come simbolo della primavera di antica usanza slava), dove il parroco impartiva la benedizione con acqua e preghiere. Al ritorno dalla chiesa si disponevano i ramoscelli dietro i quadri appesi nelle case o sulla struttura del solaio. Si credeva che i ramoscelli appesi proteggessero la casa dalle tempeste. Durante i temporali i ramoscelli venivano fissati alle finestre o bruciati nel fuoco.
Nella Domenica Fiorita, quando il vangelo veniva letto in chiesa, si credeva che tutti i tesori nascosti sulla terra si sarebbero rivelati. La leggenda diceva che i tesori sarebbero stati trovati dove piccole fiamme si accendevano sul terreno. I cacciatori di tesori, tuttavia, dovevano affrettarsi a scoprire il tesoro, perché si credeva che al termine della lettura del Vangelo, le fiamme sarebbero scomparse.
Molte tradizioni sono state associate ai pasti di questo giorno. Si pensava che i contadini dovessero mangiare lunghi fili di pasta affinché i loro raccolti fossero abbondanti. Inoltre, si credeva che qualunque prodotto il contadino avesse mangiato per primo in questo giorno, sarebbe stato il prodotto a fiorire per primo da tutti i suoi raccolti.


Zelený Štvrtok – Giovedì Verde (Giovedì Santo)

In Slovacchia, il Giovedì Verde (Giovedì Santo) era il giorno dedicato alla purificazione. Ci si lavava con l’ acqua corrente, ritenuta la cosa migliore perché “acqua viva”.
Le ragazze che desideravano avere bella la cute, senza lentiggini o nei, e che volevano capelli che si sviluppassero più rapidamente e rimanessero belli durante tutto l’anno, si dovevano bagnare in una fonte corrente prima dell’alba del Giovedì Verde. La gente inoltre credeva che risciacquandosi la bocca con acqua in questo giorno si poteva evitare di avere il mal di denti.
Un’altra tradizione era pulire una fonte d’acqua, in modo che l’acqua corrente ne uscisse chiara e sana da bere. Pulire una fonte in questo giorno si credeva che facesse rimanere in buona salute durante l’anno. Detergere a fondo tutte le brocche e i contenitori per il latte, invece, si riteneva potesse garantire una forte produzione di latte nel corso dell’anno.
Il nome “Giovedì Verde” deriva dal fatto che in questo giorno si preparavano molti cibi con verdure di colore verde, di cui le persone si cibavano per rimanere forti ed in buona salute.
Una delle tradizioni più insolite del Giovedì Verde era la credenza che fosse possibile ottenere la felicità per tutto l’anno, così come un’abbondanza di cibo, portando un formicaio, insieme alle formiche, all’interno della casa. C’era una condizione fondamentale da rispettare: se si fosse trasportato il formicaio sopra l’acqua, ogni sforzo sarebbe stato inutile.

Velký Piatok – Grande / Buon Venerdì (Venerdì Santo)

La gente credeva che in questo giorno si manifestavano streghe e stregoni. La leggenda diceva che le streghe venivano a distruggere orti e giardini, a spezzare gli alberi e rubare il latte dalle mucche. Nel frattempo, gli stregoni bighellonavano per il villaggio, causando danno a tutta la gente che incontravano. Si pensava che gli stregoni potessero paralizzare, o persino uccidere, un uomo che ne venisse in contatto.
Per evitare streghe e stregoni la gente in questo giorno usava molto aglio, che veniva mangiato, aggiunto all’alimentazione degli animali da fattoria e appeso sulle entrate di stalle e scuderie. Un’altra cosa che la gente usava fare era correre sui campi con campanelle per spaventare le talpe in modo che i loro campi non fossero molestati durante l’anno.

Biela Sobota – Sabato Bianco (Sabato di Pasqua)

Il Sabato Bianco la gente accendeva fuochi per bruciare tutto quel che aveva di vecchio, nocivo o inutile. Questa tradizione era conosciuta come “il fuoco di Giuda”. Inoltre si pensava che guardare i tizzoni di questi fuochi avesse un potere magico protettivo.
Sulle braci del fuoco veniva poi preparato un pasto di festeggiamento. Si trattava normalmente di maiale, che simboleggiava potere e ricchezza. La gente metteva da parte il grasso del maiale cucinato e lo usava successivamente durante l’anno per guarire le lesioni.

Velkonocná Nedela – La Grande Notte (Domenica di Pasqua)

Nel passato, nella Domenica di Pasqua, tutto il cibo che era stato preparato il giorno prima veniva portato alla chiesa per farlo benedire durante la Messa. Il cibo veniva poi mangiato all’ora di pranzo. Le decorazioni e la cerimonia relativa al pasto erano molto simili a quelle della cena di Natale. Le briciole dalla tavola venivano mescolate con le sementi per aiutare i raccolti a svilupparsi, ed erano inoltre utilizzate per scopi medicamentosi. Le briciole venivano anche date alle galline con la credenza che mangiarle le aiutasse a fare più uova.

Velkonocný Pondelok – La Grande Notte di Lunedì (Lunedì di Pasqua)

La tradizione del Lunedì di Pasqua in Slovacchia è associata ai ragazzi (kúpaci) girano per il villaggio e spruzzano d’acqua le ragazze nubili (oblievačka). Nella Slovacchia occidentale la tradizione aggiunge per i ragazzi il compito di percuotere simbolicamente le ragazze (šibačka) con sottili rami di salice intrecciati a formare un frustino (korbáč), che ricorda la forma di una treccia di capelli. Per tradizione, se le ragazze volevano essere belle, in buona salute e piene di vita, non dovevano evitare l’acqua o i frustini.

Le fruste di Pasqua vengono ancora oggi fatte con rami freschi di salice. Si credeva che battendo le ragazze con la frusta di salici verdi tutti i poteri di fertilità e vitalità si trasferissero dall’albero alla fanciulla, mentre l’acqua spruzzata si riteneva portasse salute e bellezza.

a sinistra: šibačka, a destra: oblievačka

sibacka-korbac_(fslusk.sk) pasqua velka noc

I ragazzi inoltre ricevevano in cambio da ciascuna delle giovani degli speciali omaggi, tra i quali uova decorate (kraslice), simbolo di fertilità, dolci, torte e bicchieri di alcolici tradizionali, quali la Borovička (distillato dalle bacche di ginepro), ed un nastro che veniva legato alla cima del frustino. Chi più fanciulle batteva più nastri poteva vantare sul suo korbáč. I ragazzi raccoglievano i doni ed organizzavano una festa la sera stessa, alla quale le ragazze erano naturalmente invitate.
Il martedì (il giorno seguente), in alcune zone della Slovacchia i ruoli si invertivano e le ragazze avevano la possibilità di rendere il servizio. I ragazzi venivano battuti e spruzzati con acqua, sebbene non ci fosse alcun carattere cerimoniale legato al giorno, ed inoltre le ragazze non ricevevano alcun omaggio.

Video: Lunedì di Pasqua a Terchova

Dal sito di Allegra associazione, si ringrazia Zuzana Sevcikova per la compilazione del testo.

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Immagini – dall’alto: jankohrasko.sk, PS, rodinka.sk, hobby-origin.net (Erika Varosova), slovakheritage.org, jankohrasko.sk, wikimedia, fslusk.sk, Govisity.com cc by, NickyPepavolfreso cc by, pavolfreso cc by