Itinerario: una settimana in Slovacchia

La Slovacchia in 7 giorni

La Slovacchia è relativamente piccola, con strade in buone condizioni e una discreta rete di treni e autobus. L’itinerario presentato qui di seguito è adatto a chi vuole passare sette giorni nel Paese, visitando la capitale e le principali destinazioni di interesse turistico. Il tragitto suggerito è perfetto per un viaggio in automobile, ma può essere adattato anche per spostarsi con i mezzi pubblici.


Bratislava, Chiesa delle Clarisse (Klarisky) – (foto schuller, panoramio_1883650)

Giorni 1 e 2: Arrivo a Bratislava

Dopo aver preso alloggio in hotel ci si può dirigere verso il centro storico per  una passeggiata, prendendo rapidamente confidenza con la capitale del Paese, il cui centro storico è davvero a “misura d’uomo”. D’inverno, ma in particolar modo d’estate, si può sostare presso uno degli innumerevoli locali – a seconda dell’ora della giornalta, caffetterie, ristoranti, disco-bar, eccetera – per inserirsi nel ritmo della città. Per il secondo giorno si può fare una visita più approfondita, a piedi, dalla Città Vecchia (Staré Mesto) verso il castello e l’antico quartiere ebraico. Da non perdere il Duomo di San Martino, la Galleria Civica (GMB – Galéria Mesta Bratislavy), le piazze, il lungofiume. Concedetevi una bella cena, perchè i ristoranti del resto del Paese non sempre sono all’altezza di quelli della capitale.


Palazzo Reduta, Bratislava, sede dell’Orchestra Filarmonica Slovacca (jozefkotulic cc-by)


Vecchio Municipio, Bratislava, corte

Giorno 3: Trenčín e Žilina

Dirigendosi verso nord-est (autostrada D1 / E75) dopo circa 130 km si incontra lungo il fiume Vah l’incantevole città di Trenčín, annunciata da lontano dal suo castello, e poi più avanti, dopo altri 80 km,  Žilina, il punto di partenza per il Parco Nazionale dei Malá Fatra, catena montagnosa dei Carpazi occidentali. Viaggiando in automobile è possibile provare a passare la notte in un alloggio all’interno o al limitare del parco, mentre se si viaggia in treno, Žilina offre maggior comfort per la sosta notturna.


Castello di Trenčín (Peter Zelizňák/CC0)

Giorni 4 e 5: Gli Alti Tatra

Gli Alti Tatra sono un paio di ore o poco più di macchina a est di Žilina (circa lo stesso in treno), dunque è meglio prepararsi a partire presto. Arrivati in una delle località di montagna delle “Alpi slovacche” (la più alta formazione rocciosa di tipo alpino in centro Europa), si può utilizzare la Ferrovia elettrica dei Tatra, la cui antenata nacque alla fine dell’800, per esplorare le altre località turistiche della zona. Si può dedicare il secondo giorno in loco per una lunga passeggiata in montagna, tenendo conto, ovviamente, delle solite precauzioni sulle escursioni in montagna. Qui si trovano le cime più alte della Slovacchia, e non solo. E malgrado la catena superi di poco i 2.500 metri sul livello del mare (con il Gerlachovský štít che arriva a 2.655 metri), quanto a pericolosità non ha molto da invidiare a montagne ben più blasonate.


Alti Tatra, Osservatorio di Skalnate pleso (foto slovakia.travel)

Giorno 6: Opzione 1 – viaggio in zattera sul fiume Dunajec ; Opzione 2 – Levoča e Košice

A seconda di cosa si vuole fare e quanto tempo si ha, + possibile decidere se trascorrere un altro giorno nella regione degli Alta Tatra o spingersi più a est, a Košice, la “capitale dell’est”. Se si opta per la prima ed è una giornata di sole, in auto o con un autobus turistico ci si può recare a Cervený Klástor dove, ai piedi del famoso monastero medievale camaldolese, si può fare l’esperienza di una esaltante “cavalcata” in zattera lungo il fiume Dunajec. Se invece si preferisce la città, dirigersi verso est e seguire la strada per Košice (circa 2 ore in auto). Obbligatoria una fermata a Levoča (dove si può fare un giro di un paio di ore) e al castello di Spisský Hrad, tra le più grandi costruzioni medievali fortificate in Europa centrale.


Kosice, Cattedrale di Santa Elisabetta (foto: slovakia.travel)

Una volta a Košice, non perdersi la Cattedrale di Santa Elisabetta (Dóm svätej Alžbety), imponente fabbrica gotica nel centro cittadino (la chiesa in stile gotico più a oriente nel continente europeo), la collezione di migliaia di monete dal XV al XVII secolo chiamata il Tesoro d’oro di Košice, ritrovata negli anni ’30 del secolo scorso. Meritano una visita anche il Teatro di Stato, il secondo maggior teatro per produzione operistica e filarmonica in Slovacchia. Non dimenticate che Košice è Capitale europea della cultura 2013, con un ricco programma culturale e di intrattenimento fino alla fine dell’anno. A poca distanza dalla città, inoltre, è a disposizione degli amanti della natura il Parco Naturale del Paradiso slovacco (Slovensky Raj).


Slovensky raj – Paradiso-slovacco (foto: sulelk@flickr)

7 ° giorno: Ritorno a Bratislava

Da Košice il viaggio di ritorno a Bratislava in automobile prende circa cinque ore. Per non rifare la stessa strada dell’andata, si può scegliere il tragitto a sud del Paese, seguendo la E71 (R2 fino a Zvolen, poi R1 e da Trnava D1 fino a Bratislava) dove il panorama cambia leggermente – le montagne non sono più così vicine, e il paesaggio è spesso più dolce, collinare o pianeggiante. Questa è la zona a maggior vocazione agricola della Slovacchia.


La città di Banska Bystrica vista da Google View