Castello di Orava

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Aggrappato sul cucuzzolo di un costone di roccia a strapiombo sul fiume Orava, a dominare il sottostante villaggio Oravský Podzámok, il castello di Orava (Oravský hrad) ha una posizione incredibile. È considerato uno dei più bei castelli della Slovacchia.

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Orava jewel II by UNexperienced on DeviantArt (part.)

Qui gli aristocratici della regione decisero di piazzare il maestoso castello che si erge su numerosi livelli, che si sono sovrapposti nel corso dei secoli. La parte più alta – la cittadella – si trova su una ripida scogliera di rocce calcaree all’altezza di 112 metri sopra il fiume.

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Il castello, proprio come gli altri in Slovacchia, si trova sul sito (già abitato in epoca preistorica) di vecchi forti in legno ed è stato costruito dopo l’invasione mongola dell’Ungheria nel 1241 in stile romanico e gotico; fu poi ricostruito in seguito come struttura rinascimentale e neo-gotica, abbracciando la forma dello sperone di 520 metri sul cui posa. Fu di grande importanza per la difesa della preziosa strada commerciale tra l’Ungheria e la Polonia, in precedenza conosciuta come Via dell’Ambra.

Castello di Orava

 

La sua prima menzione si trova in documenti storici del 1267, dove lo si dichiarava proprietà reale. Al tempo si trattava di un piano terra in pietra, con i piani superiori in legno. Nel 1370 divenne sede della Contea di Orava (Árva), che comprendeva quasi tutta la regione omonima, nell’attuale estremo nord della Slovacchia, e fu aggiunta una torre multipiano come mastio di “ultima difesa” all’interno del castello.

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Dopo il 1474, re Mattia Corvino diede ordine di costruire una piazza e una residenza ad ala nel castello medio. Nel 1534 Giovanni di Dubovec, divenuto capo della contea, iniziò a ricostruire il castello e aggiungere nuove fortificazioni per affrontare le minacce dei Turchi. Fece costruire una torre semicircolare nel castello superiore, seguita da due grandi bastioni rotonde per i cannoni nel castello medio, il riadattamento della piattaforma centrale per l’uso dei cannoni e un palazzo di cinque piani nello spazio tra la torre e il muro di pietra del castello superiore. Fu anche costruita una nuova porta con un fossato e un ponte levatoio nel castello inferiore e aggiunta una Torre dell’Archivio contro le mura esterne del castello.

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Nei litigi degli eredi di Dubovec si inserì Ferenc (František) Thurzó, consigliere del re, la cui famiglia aveva acquistato potenza e ricchezza grazie allo sfruttamento delle miniere nella Slovacchia occidentale, che prese il castello a metà del XVI secolo e fece molte trasformazioni della struttura. Le scale in legno dei vari livelli furono sostituite da scale in pietra, fu scavata una cantina nella pietra del cortile, e un’ala residenziale fu aggiunta al castello inferiore.

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Il figlio György (Juraj) Thurzó, diplomatico e palatino del Regno d’Ungheria, continuò con i miglioramenti, con la costruzione di un tunnel tra le due porte del castello, sopra il quale si formò una grande terrazza, spostò gli appartamenti residenziali, e iniziò la costruzione della cappella sui resti di altre costruzioni. La cappella ospita la sua tomba, dell’inizio del XVII secolo, uno degli elementi rinascimentali degni di nota del castello insieme all’altare barocco della metà del secolo successivo. La leggenda narra che dopo la sua morte la moglie Elisabetta Czobor cammina la notte attraverso le sale del castello e i cortili con una lanterna in mano.

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A causa dei cambiamenti politici, sociali ed economici, il castello perse progressivamente le sue importanti funzioni e diverse sue parti rimasero a lungo disabitate e furono abbandonate, fino a che il complesso fu distrutto per giorni da un grande incendio nel 1800, quando andarono perdute tutte le parti in legno del castello. Solo alcuni oggetti del castello inferiore si salvarono, mentre il resto fu in parte ricostruito a partire dal 1861, quando il castello fu adattato a museo regionale e aperto come tale nel palazzo Thurzó nel 1868, divenendo uno dei più antichi musei slovacchi.

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Qui furono girate nel 1921 molte scene di uno dei capisaldi del cinema horror ed espressionista, il noto “Nosferatu il vampiro” (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens) di Friedrich Wilhelm Murnau, la cui sceneggiatura riprendeva il soggetto del romanzo di Bram Stoker su Dracula. Il castello di Orava fu utilizzato da Murnau per rappresentare la dimora del Conte Orlok della Transilvania.

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Durante la seconda guerra mondiale il castello fu utilizzato come osservatorio per l’artiglieria dai tedeschi, che lo abbandonarono sotto il tiro dei razzi Katyusha delle truppe sovietiche. Negli anni ’50 divenne monumento nazionale e fu sottoposto a un completo restauro fino alla fine del decennio successivo. Oggi è uno dei monumenti più visitati della Slovacchia.

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Il complesso è suddiviso in castello superiore, medio e basso. La parte superiore, detta Cittadella, è la più antica del castello, costruita nel XIII secolo ed usata per la difesa estrema. Il castello medio è costituito dal Palazzo di Mattia Corvino, il palazzo di Giovanni di Dubovec e una torre residenziale. Il castello inferiore consiste del Palazzo Thurzó, la Cappella di San Michele, i bastioni occidentale e orientale, la canonica e il sistema di difesa composto dalla prima, seconda e terza porta del castello.

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Le sue esposizioni più interessanti sono quella sulla storia del castello e della regione, la cappella, la Sala dei Cavalieri, diverse camere con arredi d’epoca, la pinacoteca, la Sala delle Armi e le collezioni scientifiche, etnografiche e archeologiche. Nel castello medio c’è il pozzo profondo 90 metri.

 

Info:

Località: Oravský Podzámok, distretto di Dolný Kubín, regione di Žilina

Indirizzo:
Oravský Podzámok, 027 41 Oravský Podzámok
Tel. +421 (0) 43 / 581 6111, 581 6119
E-mail muzeum@oravskemuzeum.sk
Web www.oravskemuzeum.sk

Orari di apertura:
Da gennaio a marzo, e da novembre a dicembre, ore 10:00-15:00
Aprile: chiuso
Maggio e settembre: ore 8:30-17:00
Giugno: 8:30-17:30
Luglio e agosto: 8:30-18:00
Ottobre: 8:30-16:00

 

 


 

 Photo credits:

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