Primavera, via alle prime passeggiate in Slovacchia. Attenti però a non cogliere bucaneve!

Chi pensasse di fare una passeggiata da qualche parte in Slovacchia e cogliere bucaneve (Galanthus nivalis − slovacco: Snežienka jarná), magari per regalarne un mazzolino alla propria bella, farebbe bene a pensarci due volte. Il costo di tale operazione potrebbe essere estremamente esoso: anche fino a 3.300 euro se beccati dalle autorità forestali in una zona naturali protetta, leggiamo su un sito di notizie ambientali, Greenfudge.org. Molti però, dice l’articolista, non sono ancora ben consapevoli che il più popolare fiore primaverile appartiene ad una specie protetta (in tutta l’UE dal 2005) e che la legge slovacca punisce i trasgressori in modo molto pesante.

L’ammenda massima, tuttavia, è inflitta solo a chi è colto a raccogliere i fiori nei parchi naturali e nelle riserve naturali e aree protette, come quelle degli Alti e Bassi Tatra, dei Mala e Velka Fatra, dei parchi sui monti Pieniny, Poloniny, Muran, Slovensky Raj (il Paradiso slovacco), e nel Carso slovacco (Slovenský kras). Tutte mete molto popolari per le escursioni di primavera.

Secondo il Ministero dell’Ambiente slovacco, nel 2013 sono state elevate 1.254 contravvenzioni, ma l’importo delle ammende inflitte è stata intorno ai 1.470 euro. Ad essere protetti non sono solo i bucaneve, la cui stagione è agli inizi in questi giorni, ma anche altre specie come gli altri fiori di bosco e le bacche rosse.

La legge slovacca prevede ammende più dure di quelle dei paesi vicini. Potrebbe convenire andare a raccogliere bucaneve in Ungheria, ad esempio, dove si rischia una multa non superiore a 30 euro, mentre in Austria addirittura è possibile raccogliere liberamente fiori in un mazzetto della larghezza di due dita.

Galanthus nivalis (bucaneve), Prof. Dr. Otto Wilhelm Thomé Flora von Deutschland, Österreich und der Schweiz 1885 (Wikimedia Commons)

(Fonte greenfudge.org/buongiornoslovacchia.sk)

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