Castello di Rusovce, un secolo di vita travagliata; nel 2016 sede della Presidenza UE

Il Castello di Rusovce deve essere sottoposto a un profondo restauro a partire dal 2014, dopo un lungo periodo di abbandono. L’intenzione è di inaugurarlo come sede di rappresentanza della Repubblica Slovacca entro il 1° luglio 2016, quando la Slovacchia per la prima volta assume la Presidenza semestrale dell’Unione Europea. Il Ministero delle Finanze in collaborazione con l’Ufficio del Governo hanno proposto il finanziamento per i lavori che andranno ad interessare il complesso di proprietà dello Stato alle porte della capitale. Oltre all’edificio principale, il maniero eretto nel XVI secolo in stile gotico inglese sulla pianta di un più antico fabbricato, e al circostante parco inglese, saranno rimessi a nuovo anche altre strutture, anche loro parte del complesso appartenente al patrimonio culturale nazionale, come le scuderie, che saranno messe a disposizione del comune e delle associazioni civili. Il parco, collegato alla pista ciclabile del Danubio, polmone verde e spazio per il tempo libero dei cittadini locali e non solo, sarà anche utilizzato per una varietà di manifestazioni culturali.

La proprietà è oggetto di una lunga disputa tra lo Stato slovacco e l’Ordine benedettino, che nel 1946 lo ricevette in eredità dall’ultimo proprietario, il principe ungherese Elemer Lonyay, prima di venire requisito due anni dopo dal governo comunista della Cecoslovacchia. I monaci dell’Arciabbazia di Pannonhalma, in Ungheria, dopo una lunga contesa giudiziaria, hanno deciso ultimamente di rivolgersi al Parlamento Europeo per ottenere sostegno nel contenzioso sulla proprietà del castello. Eppure nel loro testamento, il nobile ungherese Elemer Lonyay e la moglie, la principessa belga Stephanie, lasciarono in eredità il palazzo e i terreni circostanti alla Congregazione ungherese dell’Ordine di San Benedetto, al tempo competente nel territorio di Bratislava. I benedettini contestano la proprietà allo Stato slovacco, che l’ha presa in carico dalla precedente amministrazione comunista, sin dal 1994, poco dopo la creazione della Slovacchia indipendente. Il Tribunale regionale di Bratislava respinse la domanda dell’ordine nel 2011, sentenza annullata in seguito dalla Corte Suprema nell’ottobre 2012.

Il castello/palazzo di Rusovce, con 13,5 ettari di terreno circostante, un parco e un edificio un tempo atto a scuderie, non è occupato al momento ed è in condizioni rovinose. Lonyay e la principessa Stephanie, vedova del principe ereditario Rodolfo d’Austria-Ungheria, vissero lì fino all’inizio del 1945. Lonyay morì l’anno successivo a Budapest e lasciò la tenuta ai benedettini che avevano dato rifugio a lui e alla moglie a Pannonhalma nelle ultime settimane della seconda guerra mondiale. Nel 1947, a seguito del trattato di pace di Parigi, l’Ungheria dovette cedere l’area alla Cecoslovacchia, e il successivo governo comunista la pignorò nel 1948.

(Buongiorno Slovacchia)

foto: Wikipedia Commons