Andy Warhol avrebbe festeggiato oggi il suo 85° compleanno

Nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928 da genitori slovacchi, Andrew Warhola compirebbe oggi 85 anni. Andrij e Julia Warhola, slovacchi di etnia rutena del villaggio di Mikova, vicino a Medzilaborce (regione di Presov), sono emigrati negli Stati Uniti nel 1914, stabilendosi a Pittsburgh, metropoli industriale della Pennsylvania dove già era presente una comunità di immigrati slovacchi. Alla morte del padre, nel 1942, il fratello maggiore John lo prese sotto la sua protezione e gli fece frequentare il college, mantenendo la promessa fatta al padre morente.

Nel 1949, dopo essersi cambiato il nome, Andy Warhol si trasferisce a New York dove inizia una carriera di grafico pubblicitario. Tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ’60 inizia a sperimentare nuove tecniche artistiche, che lo renderanno in seguito famoso come un genio innovatore dell’arte pop in auge in quegli anni. Tra le sue opere più note vi sono serie di dipinti e grafiche con soggetti icone della modernità (americana) di allora, la Coca-Cola, il telefono, Marilyn Monroe, Elvis Presley, Elizabeth Taylor, Mickey Mousey, le zuppe in barattolo Camplbell’s e molti altri. Oltre a dipingere, Warhol si occupava anche di fotografia, cinema e musica, discipline che lo resero un artista totale.

Nel giugno 1968 una femminista radicale (nonché frequentatrice della ‘The Factory’, l’incubatore di artisti di Warhol), gli sparò, colpendo anche il suo compagno Mario Amaya. I due sopravvissero, ma Warhol riportò ferite gravi e problemi di salute cronici che si trascinò per il resto dei suoi anni e gli fece ridurre drasticamente le apparizioni pubbliche.

Morì a 58 anni il 22 febbraio 1987 a New York per le complicanze di un intervento chirurgico alla cistifellea. Dal lascito del suo testamento è nata la Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, della quale il fratello John divenne presidente per i successivi venti anni. La fondazione creò il Museo Andy Warhol di Pittsburgh, e in seguito, nel 1991, anche quello slovacco di Medzilaborce, che contiene la seconda maggiore collezione di opere dell’artista (anche se pochi sono i dipinti e molte di più le stampe seriali).

Pur diventato un’icona dell’arte pop tipicamente americana, Warhol ha sempre riconosciuto la sua provenienza slovacca. Sull’utilizzo ossessivo nelle sue opere di prodotti di massa del consumismo dell’era moderna americana Warhol diceva che li considerava simboli di democrazia sociale, in quanto “chiunque, anche il più povero, ha la possibilità di bere la stessa Coca Cola che bevono il Presidente degli Stati Uniti o Liz Taylor”.

 

Foto:  il museo a Medzilaborce (milosadame/flickr.com)