Compie 150 anni Matica Slovenska, prima organizzazione culturale e scientifica slovacca

Matica Slovenska, la maggiore organizzazione culturale della Slovacchia, ha celebrato nel week-end a Martin il suo 150° anniversario. L’ente costituisce «la prima pietra della ricerca scientifica della nostra storia e la base di tutta l’educazione che ora si sviluppa nella Slovacchia indipendente», ha sottolineato il Primo Ministro Robert Fico sabato durante le celebrazioni. Se questo è vero, ha detto il presidente di Matica, Marian Tkac, lo Stato presto tuttavia solo pochissima attenzione all’organizzazione. Non abbiamo i fondi, ha lamentato Tkac, per sostenere circa 20 sedi regionali di Matica Slovenska, e promuovere la cultura regionale e locale … con risorse destinate a vari festival. Facciamo del nostro meglio per gestire le risorse assegnateci, ha detto Tkac, che non ha mancato di ricordare come il maggior appuntamento annuale di inizio agosto, in particolare per un anniversario così importante, sia stato ridotto a un bilancio dimezzato rispetto alle previsioni, solo 26 mila euro. I fondi dati a Matica Slovenska, ha detto, equivalgono al reddito annuale (congiunto) dei due comici più popolari della televisione pubblica RTVS.

L’istituzione culturale nazionale slovacca è stata istituita nel 1863 con gli sforzi comuni dell’élite intellettuale slovacca per gettare le basi delle scienze e di un sistema di biblioteche e musei in tutta la Slovacchia, al tempo parte dell’Impero austroungarico e soggetta alla corona d’Ungheria. Oggi sovrintende a diverse strutture di ricerca, tra le quali l’Archivio di Matica Slovenska, il Museo dei Connazionali, l’Istituto storico slovacco, l’Istituto letterario slovacco e il Centro per le relazioni etniche. Matica Slovenska pubblica giornali e riviste come il settimanale Slovenske Narodne Noviny, Slovenské pohľady (il più antico periodico di letteratura, scienze e arti in Slovacchia) e Magazin Slovensko, trimestrale dedicato agli slovacchi all’estero.

Fondata a Martin il 4 agosto 1863 (giorno ricordato a livello nazionale), Matica slovenska, il cui nome può essere tradotto all’incirca con “Matrice slovacca”, ebbe la funzione di suprema istituzione scientifica prima dell’istituzione dell’Accademia slovacca delle Scienze, ma prima ancora copriva non solo gli aspetti culturali ma anche quelli nazionali e patriottici, quale prodotto della stagione risorgimentale slovacca. È nata sotto gli auspici dei maggiori intellettuali slovacchi dell’epoca (“padri fondatori”), tra i quali Ľudovít Štúr, Jozef Miloslav Hurban, Michal Miloslav Hodža, Štefan Moyzes, Karol Kuzmány, Ján Országh e Ján Francisci-Rimavský, che si battevano per l’indipendenza dall’Ungheria, tanto che nel 1875 il Ministro ungherese degli Interni la abolì per decreto. Rinata dopo la Grande guerra (1919) in una Slovacchia divenuta parte della Cecoslovacchia, ebbe un ruolo importante nel successivo sviluppo della cultura e dell’istruzione nel Paese, in particolar modo nell’insegnamento e promozione della lingua slovacca. Molto popolare nel corso del secolo (anche malgrado il regime comunista, tanto che nel 1950 aveva 100 mila aderenti), ha perso un po’ del suo smalto negli ultimi anni, anche se mantiene in certe comunità all’estero (quelle dell’emigrazione storica) un certo peso. Dopo il ritorno della democrazia Matica Slovenska prese posizione a favore dell’indipendenza, con la separazione del 1992 da Moravia e Boemia, e in seguito si espresse in maniera negativa verso l’ingresso del Paese nell’Unione Europea e nella NATO. Negli ultimi anni sono sorti forti dubbi sul suo finanziamento e l’amministrazione dei fondi ad essa assegnati – sia i generosi contributi dallo Stato che le altrettanto generose contribuzioni dall’emigrazione più ricca, quella che vive negli Stati Uniti. Tra il 1990 e il 2010 ha avuto un unico presidente, Jozef Markus, che è stato deposto con accuse di malversazione e indagini giudiziarie pendenti. Ad oggi, tuttavia, non si è venuti a capo di nulla.

Foto: Matica Slovenska, la sede di Martin (Wikimedia Commons)