Anton Bernolák (Slanica, 3 ottobre 1762 – Nové Zámky, 15 gennaio 1813)
Bernolák è stato un presbitero e linguista slovacco, e fu il primo codificatore della lingua slovacca. Entusiasta delle riforme illuministiche di Maria Teresa e di Giuseppe II, divenne un portavoce degli sforzi nella costruzione della nazione slovacca. Acquisì la padronanza di molte lingue classiche e moderne e una conoscenza enciclopedica di storia, medicina, estetica, musica e politica.
Grazie alle condizioni favorevoli create dalle riforme illuminate degli Asburgo, nel 1787 codificò per la prima volta la lingua slovacca standard, sulla base dei dialetti parlati nella Slovacchia occidentale. Si basò sulla forma parlata e non su quella scritta. È considerato come il pioniere dello slovacco perché voleva distinguere la lingua slovacca da quella ceca, che fu usata nel territorio della Slovacchia esclusivamente nella forma scritta. La nuova lingua aveva la grafia fonetica, e il suo credo era: “Scrivi come senti!”. La lingua, chiamata bernolákovčina, non fu comunque accettata come lingua standard nazionale, sebbene rappresenti una tappa importante nella formazione della moderna nazione slovacca.
Nel 1792 fu fondata La Compagnia istruita slovacca, che aveva vari rami in tutta la Slovacchia e il suo scopo era la diffusione della letteratura nella lingua slovacca. Il suo grande sogno fu stampare il dizionario slovacco (Slovár) che elaborò varie volte durante la sua vita. Dato che l’opera fu molto ampia e la stampa sarebbe costata molto non è riuscito a portare a termine il suo obiettivo. Il dizionario fu trovato e stampato dodici anni dopo la sua morte.
(Izabela Prokopius)
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