Il 2017 anno di grandi restauri monumentali in Slovacchia

Il ministero della Cultura slovacco ha disposto per il 2017 l’inizio o l’avanzamento del restauro di alcuni dei più importanti musei e monumenti del paese con lo scopo di incentivare ancora di più il turismo dopo un anno record per il settore dei viaggi e vacanze in Slovacchia. Quest’anno il ministero ha messo tra le priorità la ristrutturazione della Galleria Nazionale di Bratislava, il rifacimento del castello di Krásna Hôrka, il completamento del Museo dell’Olocausto di Sereď e il restauro dello storico edificio del Teatro Nazionale Slovacco nella capitale, il cui edificio è uno dei richiami turistici più forti di Bratislava.

Per la Galleria Nazionale Slovacca (SNG, foto sopra), in gran parte chiusa ormai da diversi anni, sono stati stanziati altri 12 milioni di euro, nell’ambito di un vasto progetto di ricostruzione globale che vale 48 milioni e che si dovrebbe concludere nel 2018. La galleria è rimasta aperta in questi anni nell’ala storica di Palazzo Esterházy, con ingresso su Piazza Ľudovít Štúr, dove vengono realizzate le mostre temporanee, mentre è del tutto inagibile l’adiacente parte corrispondente all’antica Caserma delle Acque (Vodné kasárne) dove erano esposte le collezioni storiche (tra cui la pregevole collezione gotica) e l’estensione sospesa in stile moderno (il “ponte”) realizzata negli anni ’70 di fronte al Danubio che ospitava l’arte moderna e contemporanea.

Al Museo dell’Olocausto di Sereď, che appartiene alla rete dei musei del Museo Nazionale Slovacco (SNM), inaugurato all’inizio del 2016, riceverà altri fondi per il suo completamento. Questo è il primo museo e centro educativo esistente nel paese sulla Shoah, realizzato sul sito del maggior campo di concentramento in Slovacchia, gestito dalle SS naziste e dichiarato monumento culturale nazionale nel 2009. Secondo gli orientamenti del governo precedente e attuale, il centro dovrebbe essere visitato almeno una volta da tutti gli studenti slovacchi, per non dimenticare la dolorosa pagina dell’Olocausto che in questo paese ha segnato in modo indelebile le comunità ebraica e rom, e quale monito contro la progressiva crescita dell’estremismo in Slovacchia.

A cinque anni dal grande incendio che lo ha colpito nel marzo 2012, anche il restauro del Castello di Krásna Hôrka, uno dei più belli del paese, fortificato da architetti italiani nel Rinascimento e considerato cruciale in particolare per lo sviluppo del turismo nell’area di Rožňava, piagata da una alta disoccupazione. Quest’anno si lavorerà alla fase finale del ripristino del castello, considerata la parte più difficile del restauro.

Infine, un’altra priorità è il restauro dell’edificio storico del Teatro Nazionale Slovacco (SND), la cui facciata domina una delle piazze più frequentate della capitale. Si tratta di uno tra i monumenti più noti del paese, parte integrante del tour cittadino e visto da qualunque turista che visita la capitale (oltre 1 milione nel 2016). Il palazzo fu eretto in stile neo-rinascimentale nel 1885-1886 da architetti viennesi per divenire il Teatro di Città (Stadt Teater). Aperto nel 1920 con la sola orchestra – ma oggi composto da tre compagnie stabili per opera, balletto e prosa – il Teatro Nazionale Slovacco festeggerà nel 2020 i primi cento anni della sua storia,  ma difficilmente sarà stato restaurato in tempo. Le ultime ristrutturazioni importanti dell’edificio risalgono al periodo tra il 1969 e il 1972. Dal 2007 gran parte della programmazione del teatro si tiene nel nuovo edificio vicino al centro commerciale Eurovea, a est del centro storico.

(La Redazione)


Foto: Filip Jurovatý cc-by-nc-nd, wikicommons, Filip Jurovaty cc-by-nc-nd, speedygroundhog cc-by-nc, Miroslav Petrasko cc-by-nc-nd