Personalità e anniversari significativi: Alexander Dubček

Alexander Dubček (Uhrovec, 27 novembre 1921 – Praga, 7 novembre 1992)

È stato un politico cecoslovacco rinomato per le sue azioni intese ad abbandonare il modello di socialismo di stampo sovietico. Dubček riunì intorno a sé un gruppo di politici e intellettuali riformatori, diventando il maggiore interprete di una linea antiautoritaria – definita come “socialismo dal volto umano” – e di una feconda stagione di emancipazione politica dal controllo dell’Unione Sovietica chiamata “Primavera di Praga” (5 gennaio 1968 – 20 agosto 1968), un periodo oggi anche conosciuto con il nome di “Primavera cecoslovacca”.

Alexander Dubček ottenne il consenso popolare grazie alla sua rapida azione riformatrice, suscitando però ben presto la reazione dell’URSS e degli altri regimi comunisti est-europei, che, temendo il disgregamento dell’unità del blocco orientale, decisero nell’agosto del 1968 di porre fine all’esperienza cecoslovacca coll’intervento delle truppe del Patto di Varsavia. Dubček fu portato assieme ai suoi principali collaboratori a Mosca, dove fu costretto a siglare un protocollo d’intesa con il Cremlino che vincolava il suo ritorno alla guida del Partito comunista di Cecoslovacchia (KSČ) con la “normalizzazione” della situazione politica nel paese. Venne rimosso dal suo incarico e, dopo aver prestato servizio come ambasciatore in Turchia (1969-1970), venne espulso dal Partito (1970). Quell’anno tornò in Slovacchia, dove trovò impiego come manovale in un’azienda forestale.

Nel 1988, quando il regime gli concesse di viaggiare in Italia per ricevere una laurea honoris causa a Bologna, fece il suo ritorno alla vita pubblica.

Durante la Rivoluzione di velluto (16 Novembre – 29 Dicembre 1989), una rivoluzione non violenta che avrebbe rovesciato il regime comunista dopo la caduta del muro di Berlino, Dubček viene acclamato e successivamente eletto come presidente del Parlamento federale cecoslovacco. In questa veste si batté e compì l’ultimo suo atto politico, rifiutandosi di firmare la legge di “lustrazione” (legge 451/1991) sull’epurazione rivolta indifferentemente a tutte le persone compromesse con il precedente regime, nel timore che essa avrebbe creato nel paese un pericoloso clima di vendetta.

Morì poco tempo dopo, il 7 novembre 1992, per le ferite riportate in un incidente autostradale.

(Izabela Prokopius)

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Foto Jaroslav Kučera cc by sa
Václav Havel e Dubček nel novembre 1989
Sotto: OISV cc by sa