Castello di Trenčín

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Il castello di Trenčín (Trenčiansky hrad) fu eretto su un insediamento risalente all’Età del Bronzo. Posto sulla cima di una rupe scoscesa di roccia calcarea, è senza dubbio la dominante della città Trenčín e della regione di Považie, nella media valle del fiume Váh. Qui vissero per secoli i Celti e le tribù germaniche e slave.

Una iscrizione latina risalente al 179 d.C. presente nel castello ricorda la vittoria della seconda legione ausiliaria dei Romani sulle tribù tedesche nella città di Laugaricio, oggi Trenčín, punto più settentrionale occupato dai Romani in questa regione.

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L’edificio più antico del complesso del castello è una rotonda preromanica risalente al periodo della Grande Moravia (IX secolo). Castello reale dall’XI secolo (come testimonia un documento del 1111), quando il territorio slovacco passò sotto il controllo ungherese, fu in seguito proprietà di diverse famiglie aristocratiche, e ad ogni cambio di padrone le funzioni del castello cambiavano, o venivano incrementate.

Trencin_(Abphoto @wikimedia)

 

Sopravvissuto alle invasioni dei Tartari nel 1241, ha avuto un ruolo importante soprattutto al tempo degli attacchi ottomani. In epoca feudale Matúš Čak, che ne fu il più noto proprietario a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, allargò e fortificò il castello, in particolare nelle sue parti inferiori, e ne fece la sede principale del suo dominio. Čak, che possedeva anche altri castelli slovacchi, era conosciuto come ‘Signore del (fiume) Váh e dei monti Tatra’.

Trencin_(MarianHubisky CC-BY @wiki)

 

Un’altra estensione del castello fu dovuta al re Ludovico il Grande che, nel XIV secolo, costruì un nuovo palazzo e riparò i danni causati dalle armate del re Carlo Roberto nel 1321. In quel periodo il castello divenne sede per diversi negoziati internazionali.

Trencin-castello_(V&A Dudush CC-BY@panor)

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Nel XV secolo la regina Barbara, seconda moglie di Sigismondo di Lussemburgo, fornì il palazzo di un portale gotico e un timpano recante il suo stemma. In seguito il sito passò per le mani della regina Elisabetta, Jan Jiskra di Brandýs, Ján Hunyady e suo figlio Mattia Corvino. Fu qui che nel 1461 la figlia del re boemo Giorgio di Poděbrady si fidanzò con Mattia Corvino. Dopo di lui il castello andò alla famiglia Zápolský che iniziarono una grande ristrutturazione del castello, inclusa l’erezione di un nuovo palazzo nel castello superiore, il rifacimento dei soffitti in vari edifici, con volte a mattoni, e un rafforzamento delle fortificazioni con mura possenti, fossati profondi, la costruzione della torre esterna Mlynská veža (la Torre del Mulino) e un ponte di collegamento con il vecchio bastione di Geremia, e di un alloggiamento per i soldati a due piani nel castello inferiore.

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Il castello fu severamente danneggiato nel 1528 durante un assedio delle armate dell’imperatore Ferdinando I contro Ján Zápolský, voivoda di Transilvania, eletto re da una larga parte della nobiltà ungherese dopo la battaglia di Mohács. Furono ricostruite in seguito ampie parti del castello, tra cui la torre di Geremia e una parte delle fortificazioni, si dotò le mura di due torrette nella parte bassa rivolta alla città e fu aggiunto un bastione di ingresso al castello superiore.

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Nel XVI secolo, affittato a diversi tenutati dal re Ferdinando d’Asburgo che aveva bisogno di finanze fresche per combattere i Turchi, il castello fu sottoposto a diversi interventi, anche di maestri italiani, che ne cambiarono la fisionomia in stile rinascimentale. Alla fine del secolo il feudo, e il castello, andarono alla famiglia Illéšházy. Nel 1666 il sito fu affittato a György II Rákóczi la cui famiglia rimase qui per mezzo secolo, aggiungendo un bastione per i cannoni, nuovi edifici e casematte per la guarnigione lungo il perimetro e nella parte bassa del castello, e una costruzione a forma di stella per affrontare gli attacchi di artiglieria. La famiglia Illésházy si trasferì a Dubnica, in una casa padronale, da dove amministravano il feudo.

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All’inizio del XVIII secolo rimase nel castello solo il castellano e gli edifici furono utilizzati come prigione di contea. Persa gradualmente la sua importanza nel corso nel secolo, il castello fu poi abbandonato dalle truppe imperiali nel 1783 e dopo un incendio nel 1790 fu lasciato andare in rovina e venne donato alla città di Trenčín. Dopo alcuni tentativi nel corso del XIX secolo, fu solo dopo la seconda guerra mondiale che, divenuto monumento culturale nazionale, il castello fu gradualmente restaurato e aperto al pubblico.

Trencin_(ROSTAMDALILA NC-ND@panor)

 

All’interno di una imponente cinta di mura fortificate sono visitabili oggi diversi edifici ben conservati del castello: la caratteristica torre Matúš, nucleo del complesso, alcuni edifici gotici, il bastione del corpo di artiglieria, la Torre dell’Orologio, la cappella, le prigioni e il famoso Pozzo dell’Amore, profondo 70 metri.

Il pozzo è legato alla leggenda amorosa del turco Omar e della bella Fatima. Štefan Zápoľský, palatino del Regno d’Ungheria, che teneva imprigionata la ragazza, ne promise il rilascio in cambio di una dimostrazione di vero amore da parte di Omar: scavare la dura roccia fino a trovare l’acqua per costruire un pozzo. Ci sono voluti tre anni a Omar per mantenere la promessa. Ottenuto infine il rilascio dell’amata, disse a Zápoľský: «Ora hai l’acqua, ma sei senza cuore».

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Il castello, che insieme a quelli di Spiš e Devín è uno dei più importanti in Slovacchia e dei più grandi in Europa, è monumento culturale nazionale. Il museo del castello, parte del Museo di Trenčin, ospita una vasta collezione di armi medievali come spade gotiche, sciabole, pistole e fucili di fattura orientale, oltre a documenti, fotografie, mobili, dipinti, reperti archeologici e altri manufatti che documentano la storia del castello e della regione. È visitato ogni anno da oltre 100mila visitatori.

 

Info:

Località: Trenčin, distretto di Trenčin, regione di Trenčin

Indirizzo:
Matušova 19, 912 50 Trenčín
Info: Trenčianske múzeum
Tel. +421 (0) 32 / 743 4431, +421 (0) 32 / 743 5657
E-mail: hrad@muzeumtn.sk
Web: www.muzeumtn.sk

Orari di apertura:
Da maggio a settembre: tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:30
Ottobre e aprile: tutti i giorni 9:00-16:30
Da novembre a marzo: tutti i giorni 9:00-15:30

 

 


 

Photo credits:

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