Foto-guida: Bratislava

Una Bratislava deserta, senza un’anima viva, quella che risalta dagli scatti di Jorge Láscar. La totale assenza di vita in queste immagini è data dall’ora – di mattina presto – alla quale Jorge ha fatto le sue passeggiate per il centro storico della capitale slovacca nel mese di ottobre, spingendosi anche sulle colline a ridosso della città dalle quali ha scattato alcuni suggestivi panorami. L’album fotografico è tratto dal suo account su Flickr. Tutte le immagini sono sotto la licenza Creative Commons BY-Attribution.

Porta e Torre di San Michele (Michalská brána a veža) – Risale agli anni intorno al 1300 ed è l’unica porta della città rimasta intatta dall’epoca medievale. Fu rifatta nell’aspetto attuale nella seconda metà del XVIII secolo. La porta è dotata di un ponte, oggi in pietra, che originariamente era un ponte levatoio in legno. La torre ospita il Museo delle armi e armature, parte del Museo della Città. All’interno del complesso architettonico che costituisce il barbacane della porta, al numero 26 di via Michalská, è situato anche il Museo della Farmacia (Farmaceutické Múzeum), custodito da oltre cinquant’anni nei locali di una farmacia della metà del XVI secolo, la Farmacia Al Gambero Rosso (Lekáreň U červeného raka). Qui sono esposti arredi originali in stile impero, e una collezione di circa 8.500 pezzi tra bilance, contenitori per medicinali in vetro, legno, maiolica e porcellana decorate, varie attrezzature e strumenti di laboratorio, generalmente fabbricati sul territorio slovaccoe 2.880 antichi testi medici e farmaceutici. Fra questi ultimi, anche un’edizione dell’opera di Paracelso edita nel 1574. Le stanze della farmacia sono decorate con dipinti parietali barocchi della fine del ‘700. A metà del XVIII secolo la facciata è stata rifatta in stile classicista, con un ingresso in pietra rococò, più tardi (a fine ‘800) ornato da una bella insegna in ghisa.

Michalská  ulica, in fondo Porta e Torre di San Michele (Michalská brána a veža)

Piazza principale (Hlavné námestie). Sul fondo, il Vecchio Municipio (Stará radnica) creato nel XV secolo dall’unione di diversi edifici più antichi. La torre civica risale al 1370. Il complesso ospita il Museo della Città.

Il Castello di Bratislava (Bratislavský hrad), la cui struttura rettangolare a quattro torri risalta imponente su una sommità rocciosa che domina la skyline della Città Vecchia. Sede di un abitato preistorico, poi celta e romano, la costruzione di una rocca su quel punto a strapiombo sul Danubio risale al X secolo. Più volte ricostruito e ingrandito, nel XVI secolo fu riconvertito in castello in stile rinascimentale da artisti italiani, e a metà ‘600 prese linee stilistiche barocche sotto la guida dell’architetto della corte imperiale Giovanni Battista Carlone. Maria Teresa, che vi visse a lungo quando regina d’Ungheria, lo trasformò in moderna residenza reale nella seconda metà del ‘700.Più tardi fu la residenza della figlia Maria Cristina d’Austria, sposa del duca Alberto di Sassonia-Teschen, che vi ospitò la sua collezione di opere grafiche di maestri europei. Quella collezione andò in seguito a formare il nucleo della Galleria Albertina di Vienna, conosciuta per essere forse la più importante galleria di grafiche e disegni al mondo. Nel 1811 il castello fu vittima di un devastante incendio mentre era sede di una guarnigione di soldati napoleonici. Soltanto negli anni ’50 del XX secolo si cominciò una vasta ricostruzione del castello e dell’intero complesso. Dopo la dichiarazione di indipendenza della Slovacchia nel 1992, il castello divenne sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica e del vicino Parlamento. Nel febbraio 2005 ospitò lo storico incontro tra George W.Bush e Vladimir Putin, e dal 2008 è stato sottoposto a un complessivo restauro, in parte ancora non concluso, che ha portato a importanti ritrovamenti romani nei giardini adiacenti.

Piazza Hviezdoslav (Hviezdoslavovo námestie), la più vasta piazza della Città Vecchia, dedicata al poeta nazionale slovacco Pavol Országh Hviezdoslav. La domina l’edificio del Teatro Nazionale.

Teatro Nazionale Slovacco (Slovenské národné divadlo), edificio neo-rinascimentale costruito negli anni 1885-1886 durante l’impero di Austria-Ungheria come “Königliches Freistädtisches Theater” su disegno degli architetti viennesi Ferdinand Fellner e Hermann Helmer. Gli stessi architetti crearono molti teatri nel territorio dell’impero e in altri paesi (Germania, Svizzera), tra i quali i noti teatri viennesi Theater an der Wien, Stadttheater e Volkstheater, oltre all’Opera di Stato di Praga, e altri edifici a Salisburgo, Karlovy Vary, Zurigo, Berlino, Zagabria, Sofia, eccetera.

La Città Vecchia (Staré Mesto).

Duomo di San Martino (Dóm sv. Martina), Cattedrale dell’Arcidiocesi di Bratislava. Eretto a partire dal XIV secolo su un sito precedentemente occupato da una chiesa romanica e da un cimitero, venne consacrato nel 1452. Dal 1563 al 1830 San Martino fu la chiesa dell’incoronazione dei re d’Ungheria. Il primo re a ricevere la Corona di Santo Stefano in San Martino fu Massimiliano II; in totale undici sovrani vennero qui incoronati, compresa Maria Teresa d’Austria. La sua torre campanaria, alta 85 metri, al culmine della cui guglia è una replica ingigantita della corona di Santo Stefano (d’Ungheria) ricoperta in oro (mesa a metà ‘800), è uno dei simboli della Città Vecchia. L’impianto dell’edificio è gotico, e anche l’interno a tre navate e arcate ogivali, con alcune sovrapposizioni barocche. Vi sono alcune pregevoli cappelle, e un imponente gruppo scultoreo in bronzo di San Martino mentre a cavallo taglia il suo mantello per darne la metà al povero, realizzato da Georg Rafael Donner nel 1744.

Slavín – Monumento commemorativo ai soldati dell’Armata Rossa caduti nel 1945 per la  liberazione di Bratislava dalle truppe naziste. Progettato da  Ján Svetlík, il monumento fu eretto nel 1957-1960 su una collina vicino al centro di Bratislava, ove era presente un cimitero da campo, e nel terreno circostante ospita in totale le salme di 6.845 soldati sovietici suddivise in 6 sepolture collettive e 278 individuali. Nel 1961 lo Slavín fu dichiarato un Monumento Culturale Nazionale. La hall centrale ha diverse statue, iscrizioni, e un simbolico sarcofago di marmo bianco. L’obelisco che si eleva al di sopra di essa è alto 39,5 metri, ed è sormontato dalla statua di un soldato sovietico. Sulle pareti esterne del monumento sono presenti iscrizioni con le date della liberazione di varie località slovacche durante il biennio 1944-45.

Panorami di Bratislava

Foto jlascar@flickr