Il primo maggio in Slovacchia, tra antichi miti e la festa dei lavoratori

Se tutto il mondo il 1° maggio celebra la Festa del lavoro (tranne nel Nord America dove cade in settembre), in Slovacchia quella data indica anche altre cose. Tradizionalmente, la notte prima del 1° maggio, mese in cui si considerava sbocciasse l’amore e la nascita a una nuova vita dopo il lungo inverno, i giovani slovacchi usavano erigere un albero (il cosiddetto ‘albero di maggio’) sotto le finestre delle loro belle, una sorta di “serenata arborea”, decorato di nastri colorati.

Nel corso del tempo, da un mito simbolico primordiale della lotta tra l’inverno e la primavera, come simbolo della battaglia tra vita e morte, questa tradizione si trasformò in celebrazioni più comuni, con un albero simbolico piantato al centro del villaggio dopo averlo portato in processione, un evento a cui partecipavano tutti gli abitanti con antichi canti cerimoniali e danze come manifestazione della gioia di vivere.

Si sceglieva solitamente una pianta dal fusto lungo e sottile, in genere un abete bianco o rosso, ma anche una betulla, che veniva scortecciato o pulito dei rami per gran parte del tronco, lasciando intatta la cima da decorare con nastri e festoni di carta colorata. A volte vi si appendevano piccole bambole di pezza o anche abiti femminili. Veniva eretto, o ‘costruito’ (Stavanie májov) durante la notte, e la mattina si passava di casa in casa a raccogliere la ‘tassa’ per organizzare la festa per tutto il villaggio.


L’albero di maggio a Trencin


Danze del “maggio” nel villaggio slovacco di Cífer

La tradizione dell’ “albero di maggio”, benché non se ne conoscano con precisione le origini, secondo alcuni risalirebbe al paganesimo dell’Età del Ferro di area germanica, incrociata con la cultura dell’Alto Medio Evo, perdendo il suo significato originale con la successiva cristianizzazione. Oggi la tradizione sopravvive, in forme diverse, in Germania e Austria (con il nome Maibaum), in Danimarca, Scandinavia (dove è parte delle feste di mezza estate – midsommarstång), in Inghilterra e parti di Galles e Scozia (maypole), negli Stati Uniti d’America (che lo hanno ereditato dai padri pellegrini), e in alcune regioni d’Italia – Friuli, Umbria e Marche (qui la tradizione risale al napoleonico albero della libertà, simbolo della rivoluzione).

Con l’albero di maggio in Slovacchia si dà anche avvio ai “Majales” festival tradizionali che risalgono alla fine del Medioevo in tutta l’area austro-ungarica (forse risalenti alla tradizione della “notte delle streghe”, quella celebrata nel Faust di Goethe come La notte di Valpurga, e che vengono tutt’ora realizzati in alcune città e villaggi.

La maggior parte degli slovacchi, anche di città, associa il 1° maggio con le grandiose parate organizzate dal regime comunista. Secondo un recente sondaggio, ancora oggi il 98% degli slovacchi ricorda queste manifestazioni, o dalla propria esperienza o attraverso storie raccontate loro da altri.


Infine, il primo giorno di maggio segna anche, da tredici anni, l’anniversario dell’adesione della Slovacchia all’Unione europea, avvenuta nel 2004 insieme ad altri nove Stati dell’Europa centro-orientale e meridionale.