Castello di Spiš

 

Sito Unesco: Levoča, Castello di Spiš e i suoi monumenti culturali
Data d’iscrizione: 1993-2009

 

spis_(Pierre Bona@wiki)

 

Il Castello di Spiš (Spišský hrad) è il più grande complesso fortificato medievale in Europa centro-orientale, insieme alla piccola cittadina di Spišské Podhradie (con case borghesi tipiche di età rinascimentale e barocca), la Chiesa di Spišská Kapitula (con altri monumenti sacri e soprattutto la Cattedrale di San Martino con le sue due torri a cuspide) e la gotica Chiesa dello Spirito Santo in località Žehra, risalente al XIV° secolo con al suo interno affreschi dei secoli XIV° e XV°.

Il nome Spiš deriva dal nome slovacco dell’antico comitato del Regno d’Ungheria di Szepes (‘sepeʃ) di cui il territorio faceva parte fino al 1918.

 

spis-castel_(Petr Kratochvil CC0)

spis-cast_(Richard Hutyra CC-BY-ND)

spis_(Vlado Boletus SO CC-BY-ND 102231103@panor)

Il Castello di Spiš, con i suoi oltre quattro ettari di superficie, troneggia sulla cima di una collina in travertino dominando da oriente la cittadina di Spišské Podhradie. Il castello, parzialmente in rovina, ma che rimane tuttavia la maggior costruzione medievale nel centro dell’Europa, è da tempo Monumento Nazionale della Slovacchia.

Castello-Spis_(edenfoto_9511658488@flickr)

Posto su un sito abitato già nel 5° millennio a.C., e che già all’epoca della Grande Moravia (IV° secolo) ospitava un insediamento fortificato, la costruzione del castello risale ai primi anni del XII° secolo, e il suo più antico riferimento scritto è del 1120. All’inizio si trattava di una fortezza di confine sulla frontiera settentrionale di un precoce stato feudale ungherese. Successivamente, il castello divenne la sede del governo della regione di Spiš per molti secoli.

spis-cast_(dracoQQQ CC-BY@panor)

Rifatto nella prima metà del XIII° secolo per resistere alle incursioni dei Tatari da oriente, quando consisteva di un castello fortificato in pietra di stile romanico, un palazzo romanico a due piani e un basilica romanico-gotica a tre navate, venne di nuovo ripristinato nel secolo successivo in forme gotiche dopo una parziale distruzione, e fu costituito un secondo insediamento abitato fuori dalle mura del castello che raddoppiò l’area occupata, dotandosi di un accesso sicuro. Nella seconda metà del XV° secolo il castello fu completamente ricostruito dal nuovo proprietario Štefan Zapolsky, con l‘intenzione di erigere una maestosa residenza aristocratica. Sua l’idea di costruire nell’area del castello un palazzo, una sala dei cavalieri e la cappella di Santa Elisabetta. Suo figlio Ján, futuro re d’Ungheria, nacque in questo castello. Zapolsky rafforzò anche le mura e costruì un terzo insediamento fuori le mura. Gli ultimi lavori al castello superiore furono eseguito agli ordini delle famiglie Thurzo e Csáky.

spis_(Kanuscak 58112482 BY-ND@pano)

spis_(Petronela Líšková 101383007 NC-ND@panor)

spis-cast_(Richard Hutyra 3690298002 BY-ND)

Nel 1780 l’area fu distrutta da un incendio e il castello poco a poco cadde in rovina. Il decadimento totale fu evitato soltanto grazie ad importanti lavori di restauro che dal 1970 preservarono le mura e le costruzioni minacciate dalla instabilità della sua base rocciosa.

Fino al 1464 il castello fu di proprietà dei re ungheresi; in seguito, fino al 1528, della famiglia Zápolsk, quindi della famiglia Thurzo (1531-1635), e Csáky (1638-1945). Dal 1945 divenne proprietà dello Stato.

spis-cast-mus_(Nadia Kushnir NC-ND@panor)

spis-cast-mus_(Nadia Kushnir BY-NC-ND@panor)

spis-cast-mus_(Nadia Kushnir CC-BY-NC-ND@panor)

 

Visita al castello

Oggi il castello ospita le collezioni del Museo di Spiš (Spišské Múzeum) che documentano la sua storia, e mettono in mostra documenti, armi medievali e strumenti della giurisdizione feudale. Si tratta di una collezione di oltre 12.000 oggetti e reperti esibiti in quattro diverse mostre dislocate tra Spiš e Levoča. Il fondo del museo è suddiviso tra archeologia, numismatica, etnografia e arte. Vi è illustrata, oltre a quelle del castello, la storia e arte della regione, che un tempo aveva diretti e frequenti collegamenti commerciali e culturali con altre aree d’Europa. Sono sedi del museo, nella storica città di Levoča, anche la casa del Maestro Pavol – uno straordinario artista tardogotico di livello europeo: suo l’altare in legno intagliato più alto d‘Europa – o l’antico municipio rinascimentale di Levoča, che domina la piazza. risalente al XV° secolo ma rifatto a fine ’800.

Tra i pezzi più pregiati ospitati al museo sono una delicata Maria Maddalena di età gotica proveniente da Danišovce, tra i capolavori del Maestro Pavol, la Dama Bianca di Levoča, una figura del XVIII° secolo che è divenuta leggenda, antichi libri e stampe della stamperia di Levoča dei secoli XVII°-XIX°, una collezione di monete, oggetti delle antiche corporazioni locali, dipinti gotici e barocchi. Sono poi da ammirare in tutta la loro imponenza le maestose mura del castello.

Per l’accesso al castello si deve lasciare l’auto al parcheggio vicino al villaggio di Spišské Podhradie, poi proseguire a piedi (ci vuole circa un’ora).

Il castello è visitabile in estate, da maggio a settembre, in genere tutti i giorni dalle 9 alle 19. Il sabato sono disponibili tour guidati in notturna. Le altre sedi del museo, a Levoča, sono aperte tutto l’anno e tutti i giorni con orario 9-17. Vedere sul sito del Museo Nazionale Slovacco (SNM) per informazioni più recenti, i costi di ingresso e le agevolazioni.

.

Panorama:

spis-panor360_(panoramy.zbooy.pl)
Clicca per vedere i panorami a 360° del castello, esterno ed interni

.

Video:

.

Mappa:

Photo credits:

Castello di Spiš (Pierre Bona CC-BY-SA 3.0), Petr Kratochvil CC0Richard Hutyra CC-BY-ND 2.0, Vlado Boletus SO:) CC-BY-ND 3.0, Edgars En. CC-BY-2.0, dracoQQQ CC-BY, dariusz woźniak CC-BY-SA, dracoQQQ CC-BY, Kanuscak CC-BY-ND, Civertan CC-BY-SA, Petronela Líšková CC-BY-NC-ND, Richard Hutyra CC-BY-ND, Nadia Kushnir CC-BY-NC-ND, dariusz woźniak CC-BY-SA,  Nadia Kushnir CC-BY-NC-ND, Nadia Kushnir CC-BY-NC-ND, Nadia Kushnir CC-BY-NC-ND