Arriva il Natale anche in Slovacchia con le sue tradizioni

Con l’apertura del mercatini inizia il Natale anche in Slovacchia, con le sue tradizioni. Come nel resto dell’Europa, anche in Slovacchia il Natale sembra iniziare prima ogni anno, almeno nei negozi. Ma il vero inizio della stagione arriva con l’apertura dei vari mercatini di Natale che si aprono nelle varie citta’. Quello di Bratislava è il più fequentato, con le sue 100 bancarelle situate nelle due piazze principali del centro storico, Hlavne Námestie e Hviezdoslavovo Námestie.

Come paese a maggioranza cristiana, in Slovacchia il Natale è una delle principali feste nazionali. Gli slovacchi celebrano la loro cena di Natale il 24 dicembre, ma una serie di eventi e tradizioni precedono la giornata clou:

– l’Avvento, che è tradizionalmente contrassegnato dalla veniec adventný, o corona d’avvento, che consiste in un cerchio di rami di pino decorati con quattro candele che vengono accese una dopo l’altra nelle quattro domeniche precedenti il Natale.

I tradizionali Medovníky decorati

– la preparazione delle dolcezze della gastronomia di Natale, in particolare i medovníky: biscotti speziati al sapore di miele, decorati con glassa bianca, che sono frequentemente utilizzati per adornare gli alberi di Natale. Sono anche prodotti commercialmente e sono infatti disponibili tutto l’anno.

– il giorno di San Nicola (Mikuláš – Santa Claus), il 6 dicembre, quando i bambini che sono stati buoni durante l’anno alla sveglia ricevono dolci, mentre quelli che sono stati cattivi ottengono patate o pezzi di carbone (anche se al giorno d’oggi i bambini devono davvero comportarsi incredibilmente male per non ricevere i doni dei “buoni”…)

– il 24 dicembre gli slovacchi celebrano – in passato avendo digiunato per il resto del giorno – il pasto serale, noto come štedrá Vecera (letteralmente, ‘cena generosa’) all’inizio della quale vengono servite le oblátky (cialde) col miele (simbolo di amore e di buoni rapporti familiari) e in alcune regioni aglio (buona salute); poi viene la kapustnica (zuppa di cavolo), seguita da un piatto di pesce, il più classico è la carpa (kapor, talvolta conservata nella vasca da bagno in attesa di cucinarla), accompagnata da un’insalata di patate e, per finire, il dessert.

– Altre tradizioni contornano la cena: chi digiunava con maggior anticipo si diceva essere ricompensato con la visione di uno zlaté prasiatko (porcellino d’oro); alcuni slovacchi poi aggiungono un posto a tavola per consentire a un inaspettato visitatore di cenare con loro; altri mettono soldi sotto la tovaglia quale simbolo della ricchezza futura; e, dopo cena, una mela viene tagliata in orizzontale – se al centro si rivela una stella perfetta, allora si preannuncia buona fortuna per il prossimo anno.

– i bambini ricevono poi più regali sotto l’albero di Natale, questa volta da Ježiško, ‘Gesù Bambino’ (anche se negli ultimi anni deve naturalmente affrontare la forte concorrenza in questo ruolo di Babbo Natale, che qui è però già impersonato da Mikuláš – Santa Claus, ovvero il San Nicola del 6 dicembre). Durante il comunismo è stato introdotto anche in Slovacchia, come negli altri paesi dell’Est, Dedo Mráz (Nonno Gelo), una figura che ricorda in molti aspetti Santa Claus, con la differenza del colore dell’abito, blu o bianco, e che deriva dalla tradizione russa.

– In alcuni villaggi, i koledníci (cantanti di inni natalizi) vanno di casa in casa a trasmettere gli auguri ai loro vicini, prima di partecipare alla messa di mezzanotte nelle chiese per festeggiare la nascita di Gesù.

Come in altri paesi europei, il giorno dopo Natale si trascorre tipicamente consumando i resti della cena …

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sul mercatino di Bratislava

photo credits: Città di Bratislava, SACR